eatb molle(skine): diario morbido Sui confini

Delle differenze tra “Europe Around The Borders” e “Sui confini”

img_8544Sui confini” è uscito il 16 marzo e in questi due mesi e mezzo, grazie soprattutto all’impegno di Exòrma, ha avuto recensioni e presentazioni, ha partecipato a festival ed è intervenuto in radio. Soprattutto – e questo era già avvenuto per i “Pesci Rossi” – mi ha dato l’opportunità di incontrare e confrontarmi con tantissime belle persone (il che, se vi sembra qualcosa di scontato, beh, invece non lo è affatto ed è la parte migliore di tutta la faccenda e le “persone migliori” sono un bel po’ che a ringraziarle tutte ci verrebbe un post lunghissimo – ma “essi lo sanno”).
Ma c’è una domanda che in questi 90 giorni è tornata più volte e ha a che fare con la sostanziale differenza – se esiste una differenza – tra quello che è stato il progetto “Europe Around The Borders” e il libro “Sui confini“.

Europe Around The Borders” è stato un meraviglioso progetto ideato da Ivano Di Maria, che aveva l’obiettivo, attraverso un’indagine sul tema dei confini e delle frontiere dismesse, di interrogarci in merito a due domande fondamentali: com’è l’Europa e quant’è l’Europa. Durante lo svolgimento del progetto, le domande sono cambiate, per causa di forza maggiore e il “quanta Europa c’è?” è diventata “quale Europa c’è?” e il “com’è l’Europa?” si è trasformata in “perché c’è l’Europa?“.
Eppure “Sui confini” non è (solo) il racconto di quell’esperienza e non rappresenta necessariamente le parole alle (magnifiche) foto di Ivano. “Sui confini” è un racconto in cui prevale la dimensione dell’intimità, rispetto alle considerazioni “geopolitiche”, ed è la narrazione di due personaggi che non si interrogano sul “futuro del mondo”, ma sul proprio futuro di persone, alle prese con alcuni nodi irrisolti del passato e con le tante incertezze prospettate dal futuro prossimo. “Sui confini” è la frontiera dei 40 anni, il confine della maturità, la dogana tra ciò che è stato, le cicatrici che ha lasciato, e il kairòs del domani.
Io vorrei essere un “narratore”, non un reporter. E se in alcune occasioni le due cose possono coincidere, beh, è solo “fortuna” (intesa alla maniera degli zingari).
Europe Around The Borders” era “Achtung baby”.
Sui confini” è “In Utero”.
Sui confini“, se vi va, vi aspetta venerdì 16 giugno a Bologna, alle ore 18, alla Libreria Trame e poi lunedì 19 giugno a Macerata, alle ore 18,30, per Macerata Accoglie. 
(P.S. poi ci prendiamo una breve pausa, ma da fine agosto “torneremo” con una serie di appuntamenti in giro per l’Italia).