Cose necessarie

L’8 luglio 2022 – esattamente un anno fa – “I segni sulla terra” finiva di essere una storia solo mia.

Tra le varie cose che mi è capitato di scrivere – “capitato” perché, in fin dei conti, poter scrivere (ogni tanto) la considero una fortuna – “I segni sulla terra” è certamente la più importante, quella su cui, a livello personale, ho investito moltissimo (se non “tutto”). Quella che mi è costata tanto. Quella più difficile. Forse quella cui ho voluto […]

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Come sta andando?

Con l’anno nuovo – e a distanza di alcuni mesi dalla pubblicazione – sono sempre più frequenti le domande tipo “allora, come sta andando il romanzo nuovo?”. Che è una delle domande peggiori da ricevere, perché non si capisce mai bene – almeno: io non lo capisco – a cosa si riferisca quel “sta andando”: soldi? (bah…), riconoscimenti? (uhmmm…), fama? (aahahahah).

“I segni sulle terra“, come già detto, per me rappresentano un’esperienza del tutto nuova. Niente di paragonabile ai “Pesci rossi”: […]

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I ringraziamenti del -2

Due giorni ancora e poi, da venerdì 8 luglio, “I segni sulla terra” cesseranno di essere solo miei e diventeranno di chi lo vorrà. Ho impiegato dieci anni a scrivere questo romanzo, il che non rappresenta certo un merito, ma, semmai, una testimonianza di pigrizia e inettitudine. E adesso che esce, come già detto, mi chiedo se poi ce ne fosse così bisogno.Quando, in fase di redazione, ho inviato a Riccardo, di Arkadia, la famosa “pagina di ringraziamenti”, mi sono […]

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“I segni sulla terra”

Dall’otto luglio avrò un nuovo romanzo in libreria. Si intitola “I segni sulla terra” e lo pubblica Arkadia (casa editrice che, ovviamente, vi invito a seguire, perché ha un catalogo molto interessante e, come direbbero “quelli bravi”, assai “contemporaneo”).

Detto questo, per quanto riguarda il plot rimando alle info qui (mentre dico che la copertina è un’opera del 1912 di Aleksandra Ekster, avanguardista russa, “perfetta” per quel che può valere la mia opinione in merito). 

Il tema centrale del romanzo ruota intorno […]

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Al mio primo appuntamento Beppe Saronni è andato in fuga dalla parte sbagliata

6 luglio 1982Oggi è il giorno della partenza e io mi sveglio avvolto nel lenzuolo, con un sacco di pieghe sulla faccia. Mio padre lo dice sempre che sono spiegazzato, anche se non è proprio-proprio vero. Lo dice lui, ma ci sono delle cose che, anche se le dice lui, e anche se lui è mio padre, ugualmente non sono vere. Lui, per esempio, aveva detto che il Brasile ce ne avrebbe fatti quattro. E invece, invece paolorossi. Alla fine […]

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